La bella piazza Navona a Roma è una delle principali attrazioni della città, ma vediamo perché… Innanzitutto si chiama Piazza Navona perché un tempo vi si svolgevano i giochi agonali cioè i giochi che si svolgevano nell’antica Grecia: da agone a nagone, a navone fino ad arrivare a navona. Il sabato e la domenica nel periodo che andava dal secolo XVII a circa la metà del secolo XIX , nel mese di agosto, la piazza che aveva forma concava, veniva riempita d’acqua e vi si facevano giochi con le barche.
Nella piazza ci sono tre fontane: la fontana del Moro di fronte a Palazzo Pamphilj, sede dell’Ambasciata brasiliana, con un etiope che lotta contro un delfino; la fontana di Nettuno dalla parte opposta della piazza; al centro la fontana dei Fiumi del Bernini che rappresenta le personificazioni del Nilo, del Gange, del Danubio e del Rio della Plata. La storia racconta che i gesti delle statue della fontana dei quattro fiumi sono riferiti alla rivalità tra il Bernini e il Borromini che aveva costruito l’antistante chiesa di S. Agnese in Agone. Infatti il Rio della Plata alza la mano quasi a volersi riparare dalla caduta della facciata della chiesa mentre il Nilo ha il capo velato per non vedere gli orrori della costruzione del Borromini. La statua di S. Agnese invece assicura che la facciata della chiesa non cadrà. Di fronte al palazzo dell’Ambasciata si trova la chiesa di S. Giacomo degli spagnoli costruita in occasione del Giubileo del 1450.
Sotto piazza Navona c’è un altro mondo: si tratta dello Stadio di Domiziano ovvero il circo Agonale che ha la stessa forma della piazza. Costruito in due ordini sovrapposti, si possono ancora vedere le platee dell’antico stadio in un percorso sotterraneo davvero suggestivo. È a 4,50 metri sotto il piano stradale. Dove ora vediamo i palazzi attorno alla piazza, c’erano delle gradinate che potevano ospitare fino a 30.000 spettatori. Per info su orari e biglietti vai al sito ufficiale.
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