L’Isola Tiberina a Roma è l’unica isola del Tevere: è lunga 300 metri e larga 80. Ma come si è formata quest’isola? La leggenda racconta che quando i Romani cacciarono l’ultimo e odiato re di Roma, Tarquinio il Superbo, gettarono i depositi di grano della sua famiglia, nel Tevere. I Romani per fare affondare il grano nell’acqua, lo avevano mescolato a pietre e questo ammassarsi di grano e pietre formò un terrapieno da cui poi man mano si generò appunto l’Isola Tiberina.
In un secondo momento assunse la forma di nave. Infatti Roma fu colpita da una pestilenza e non sapendo come porvi rimedio, il Senato romano inviò dei messi a chiedere aiuto ai sacerdoti del tempio del dio Esculapio a Epidauro in Grecia. Una volta giunti, i messi cominciarono a pregare e dal tempio fu visto uscire un serpente, simbolo del dio stesso, che andò a rifugiarsi nella nave romana. Quando la nave giunse nuovamente nel Tevere e stava per approdare sull’isola, il serpente balzò dalla nave nelle acque del fiume e scomparve all’interno dell’isola. La pestilenza cessò d’incanto. Era chiaro che il dio della medicina voleva un tempio in quel luogo e fu accontentato dopo che all’isola fu data la forma di nave in ricordo di quella che aveva portato il serpente.
Isola Tiberina a Roma
Oggi i resti della prua di quella nave si trovano inglobati nel travertino sulla punta a valle dell’isola e puoi riconoscerli per il bastone con il serpente. Al posto del tempio dedicato a Esculapio sorge invece l’ospedale Fatebenefratelli. Il complesso di edifici che vedi sull’isola costituisce il Castello Caetani che oltre ad essere residenza della famiglia Caetani, ricchi possidenti, fu sede di alcuni papi, trasformato in convento di padri francescani e oggi è ambiente museale.
Se ti trovi dalle parti di Trastevere passa a visitarla. È davvero suggestivo pensare di stare su di un’isola al centro della città.
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