Il cannone del Gianicolo è situato sull’omonimo colle, detto “l’ottavo colle”, che non fa parte dei mitici sette ma è importante quanto quelli perchè è una delle terrazze panoramiche più belle di Roma. Questa terrazza appunto ha una particolarità: accoglie sulle sue pendici un cannone (in realtà un obice da 105) che, a mezzogiorno di ogni giorno, spara a salve. Infatti in piazza Garibaldi, dove troneggia la statua di Giuseppe Garibaldi a cavallo, ti puoi affacciare e assistere al rito che si ripete da 57 anni a questa parte.
In origine nel 1847 sparava da Castel Sant’Angelo, poi fu spostato a Monte Mario nel 1903 e infine nel 1904 al Gianicolo. Per vari motivi, non da ultimo la guerra, questa tradizione fu più volte interrotta fino a quando riprese nel 1959. Questa consuetudine non ha nulla a che vedere con richiami a storie di battaglie o commemorazioni militari come si potrebbe pensare.
In realtà è semplicemente un modo per segnare il tempo, introdotto da Pio IX nel lontano 1847 per dare il via a tutte le campane di Roma affinché suonassero all’unisono ed avere quindi un orario unico di riferimento. Qualche anno fa, lo sparo del cannone del Gianicolo si sentiva in tutta Roma. Oggi forse per via della vegetazione che circonda il cannone, forse per il grande inquinamento acustico di Roma, è difficile sentire questo sparo.
È divertente vedere i bambini che si avvicinano alla piazzola del cannone con curiosità e con le mani già sulle orecchie aspettando lo sparo, poi una guida turistica burlona racconta loro che un giorno, molto tempo fa, sbagliarono a caricare il cannone e misero un proiettile vero: il proiettile colpì la cupola del Pantheon che da quel giorno ebbe un buco … Roma è anche questa.
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